I Cesar-Stock hanno iniziato il loro cammino, e proprio il 15 maggio, con la benedizione di Cesare de Bus, proclamato Santo in questo giorno.
È un passaggio di consegne importante e significativo: dalla “Dottry” come si è chiamata finora l’animazione pastorale giovanile dottrinaria a livello nazionale, nata in occasione dei 400 anni (1592-1992) dalla fondazione della Congregazione, a “Cesar-Stock”, o (come ho raccontato nel numero precedente scorso di Luce Vera) eredità, famiglia, patrimonio, capitale di San Cesare.
I primi ragazzi e animatori Dottry oggi sono genitori di alcuni giovani Cesar-Stock … e così la storia con San Cesare riprende, con rinnovata veste ed entusiasmo.
Non si poteva partire meglio: trenta giovani tra i 15 e i 17 anni provenienti da tutta l’Italia dottrinaria (Torino, Vigevano, Roma, Salerno e Vittoria), guidati da animatori generosi e infaticabili (un grazie speciale a Chiara, Lorenzo, Michele, Nicoletta, Pietro, Riccardo, Victoria), magistralmente supportati da Sr. Kasia, Antonella e i confratelli dottrinari.
Il tempo a disposizione era poco ma, tra l’accoglienza del venerdì sera, le dinamiche del sabato e la gioia in piazza San Pietro domenica mattina per la solenne celebrazione papale e la canonizzazione, siamo riusciti a conoscerci, apprezzarci e iniziare un nuovo cammino, anche personale, di crescita.
Guardando a San Cesare ci siano interrogati sul nostro futuro di giovani donne e uomini che si stanno avvicinando all’età adulta, alle scelte fondamentali per la propria vita. Ci siamo resi conto che Cesare ha compiuto un percorso molto lungo e tortuoso per arrivare a capire cosa lo poteva rendere davvero felice e realizzato, divenendo quindi sacerdote a 38 anni e poi fondatore dei Dottrinari dopo altri 10 anni.
Prima Cesare ha seguito i “canoni”, le vie abituali della società per individuare il suo posto nel mondo … rimanendo però deluso, e solo da un certo momento in poi (con la conversione personale e intima a Dio) ha incominciato a chiedere al Padre, cosa fosse meglio per sé, facendo discernimento, alla ricerca del suo posto nel Regno di Dio.
È su questo percorso – che in qualche modo quanto prima, si presenterà anche a noi –, sull’opportunità di fare discernimento, di sentirsi parte del Regno di Dio e non semplicemente del mondo, che ci siamo interrogati, pregando nella veglia alla Croce di sabato sera e durante la messa di canonizzazione, domenica mattina.
Tre giorni, come sempre, trascorsi in un baleno; ma quando la tristezza di doversi salutare poteva prendere il sopravvento è arrivato un foglietto con un appuntamento: 17-24 luglio e sullo sfondo Assisi.
Credo proprio che ci si potrà rivedere molto presto e riprendere il discorso appena accennato!
Che San Cesare ci accompagni.

padre Paolo De Leo, d.c.