Vocazioni
Percorsi vocazionali Dottrinari
La Congregazione offre la possibilità di vivere percorsi di discernimento vocazionale in tutti i luoghi dove è presente, con percorsi appositamente costruiti per rispondere al meglio alle esigenze dei partecipanti. Discernimento vocazionale non circoscritto alla specifica vocazione religiosa e sacerdotale, ma finalizzato a individuare e quindi a intraprendere nel modo migliore le proprie scelte di vita. I percorsi sono costruiti in funzione dell’età e delle realtà da cui ciascuno dei partecipanti proviene.
Animazione vocazionale giovanile
In Italia Cesar-stock offre ai giovani delle realtà dove i Dottrinari sono presenti un cammino di discernimento vocazionale a 360°, dal quale potrebbe derivare anche la vocazione religiosa. Il cammino è costruito per acquisire la capacità di discernere, ovvero “riuscire a vedere e a comprendere con sufficiente chiarezza”, con momenti comunitari e individuali durante i quali approfondire la Parola di Dio, vivere i sacramenti, imparare a pregare, scoprire il cammino di san Cesare de Bus, sperimentare l’accompagnamento spirituale, facendo esperienza concreta di vita comunitaria e di servizio al prossimo.
In Burundi i Dottrinari propongono ai giovani quattro incontri annuali di conoscenza e accompagnamento nel discernimento, mentre in India i padri e i fratelli durante l’anno visitano i villaggi e le famiglie per farsi conoscere, suggerendo ai ragazzi di partecipare ai campi vocazionali organizzati insieme da più congregazioni religiose; chi desiderasse entrare nei Dottrinari in giugno viene poi accolto per un cammino strutturato. In Brasile nelle scuole e nelle parrocchie affidate ai Dottrinari vengono organizzati incontri periodici di animazione vocazionale.
Il percorso vocazionale religioso
Il Postulato
Il postulato è il primo passo per essere ammesso in un ordine o in una congregazione religiosa; è modulato in modo diverso da nazione a nazione e da persona a persona, a seconda della provenienza e della formazione personale. Deve durare almeno sei mesi.
In Italia, Francia e Brasile in genere si approfondiscono studi di filosofia e teologia; in India si studia la lingua inglese e si completano gli studi anche fino al raggiungimento della laurea breve. In Burundi si accede dopo gli studi di scuola superiore ordinari.
Il Noviziato e la Professione temporanea
Dura un anno, si cerca di viverlo nel Paese di appartenenza, ma, potendo contare sul Noviziato Internazionale della Congregazione, in base alle varie esigenze, si può svolgerlo comunque in Italia. Al momento, per esempio, usufruiscono del Noviziato Internazionale italiani, francesi e indiani. Al termine del Noviziato chi decide di proseguire pronuncia la Professione temporanea e nei tre anni successivi – prolungabili per altri tre – completa gli studi filosofici e teologici, quasi sempre conseguendo la licenza in teologia, per poi emettere la professione perpetua e ricevere l’ordinazione diaconale e sacerdotale.
L’anno di spiritualità a Cavaillon
In preparazione all’ordinazione perpetua tutti i Dottrinari vivono un periodo di spiritualità a Cavaillon, nella terra del Fondatore, sia per approfondire la conoscenza di san Cesare sia per cementare l’amicizia con i confratelli che costituiranno la Congregazione di domani.
La formazione dei preti e dei religiosi è da sempre, e oggi in modo ancor più pressante, argomento e preoccupazione principale della Chiesa. Non poteva non esserlo per la Congregazione dei Padri Dottrinari. Al punto che è stato l’argomento principe e votato all’unanimità durante il Capitolo Generale del 2018. A partire da allora si è rivista la Ratio Formationis Generale cioè il documento normativo che regola la vita e la formazione dei religiosi dall’inizio del percorso alla formazione permanente.
La Congregazione ha lanciato, ad experimentum, una nuova iniziativa riservata ai religiosi dottrinari che sono arrivati alla fine del percorso di formazione iniziale. Dopo la Professione Perpetua e l’ordinazione diaconale i religiosi fanno uno stage di approfondimento, teorico e pratico, del ministero sacerdotale e della vita religiosa dottrinaria a Cavaillon, in Francia, per far conoscere i luoghi dove il fondatore Cesare de Bus è nato, si è convertito, ha vissuto il suo ministero di sacerdote e di catechista. I primi due confratelli sono arrivati a Cavaillon dal Burundi nel settembre del 2019 e sono ripartiti dopo essere stati ordinati sacerdoti a Cavaillon nel luglio del 2020. Primi dottrinari a essere ordinati in Francia dalla Rivoluzione francese. Altri confratelli, due diaconi e un fratello, per ragioni legate alla regolarizzazione del permesso di soggiorno in Francia, hanno trascorso l’anno di formazione a Roma, nella casa generalizia. I due diaconi sono stati poi ordinati sacerdoti nella chiesa di Santa Maria in Monticelli nel maggio 2022, anno della canonizzazione di padre Cesare. Il fratello alla fine dell’anno di stage ha chiesto e ottenuto di proseguire gli studi per diventare sacerdote. Da ottobre 2022 altri tre diaconi burundesi hanno trascorso l’ultimo anno di formazione in Francia, nella nuova comunità formatasi da settembre nella parrocchia di Robion, a 7 km da Cavaillon. Come si svolge l’anno formativo e quali argomenti si trattano? La vita comunitaria è strutturata un modo da avere tempi di studio individuali seguiti da momenti di condivisione. Al mattino si riserva tempo per la preghiera personale, l’ufficio delle lodi e la celebrazione della messa in parrocchia. Segue un tempo di studio. Nel pomeriggio si condivide il lavoro fatto al mattino. Si approfondisce poi la spiritualità sacerdotale e religiosa, non tanto dal punto di vista teologico – che è già stato trattato negli anni della formazione iniziale – quanto da un punto di vista pastorale, avendo come guida i discorsi, le catechesi o gli scritti degli ultimi papi, da San Giovanni Paolo II, a Benedetto XVI e, soprattutto, a Papa Francesco. La formazione verte sulla conoscenza della liturgia attraverso le Norme del Messale Romano, il tutto vissuto nel corso della celebrazione della messa, con qualche partecipazione alla celebrazione di battesimi, matrimoni, funerali.
Altro tema di approfondimento è la catechesi, facendo riferimento al Direttorio Generale della Catechesi, e con la partecipazione agli incontri di catechismo con i bambini e con i ragazzi.
Si studia anche la storia della Congregazione, in particolare quella degli ultimi duecento anni, avendo come traccia il volume “Con la Bibbia e il catechismo”, pubblicato da padre Sergio La Pegna nel 2017 e “La storia dei Dottrinari” di De Viguerie, che rievoca gli anni dalla costituzione dei Dottrinari fino alla Rivoluzione Francese. Sempre con sguardo attento alla catechesi dottrinaria.
Oltre a studi teorici, la formazione prevede giornate di esercizi spirituali individuali settimanali; ritiri di due giorni mensili e soggiorni in monasteri; giornate di ritiro o di formazione con il clero locale diocesano; incontri di approfondimento pastorale e formazione mensili con i preti delle parrocchie. E infine esercizi spirituali specifici in previsione dell’ordinazione sacerdotale, di dieci giorni, presso i Gesuiti a Lione.
Tutta la vita comunitaria è vissuta come esperienza di condivisione teorica e pratica. Ognuno con il suo servizio religioso – la conduzione della preghiera comunitaria, la predicazione, il segretariato della parrocchia – ma anche con la preparazione dei pasti e le pulizie della casa. Ai tempi riservati alla formazione e a quelli esclusivamente personali per la preghiera, lo studio e il riposo, affianchiamo momenti ludici e ricreativi, lunghe camminate o attività sportive.
Molto formativa anche la scelta di fare visita alle comunità italiane, per conoscere la loro missione nelle diverse realtà del Bel Paese. Scoprire come vivono il carisma altri confratelli e conoscere le realtà dottrinarie laicali resta uno degli elementi della formazione che aiuta a “visualizzare” meglio ciò che si è appreso in teoria; è indispensabile per una formazione che aiuti a capire e vivere, approfondire e praticare; incoraggia e motiva, responsabilizza e fa sentire liberi. L’esempio di tanti padri, fratelli e sorelle laici accende l’entusiasmo e fa acquisire esperienze preziose.
L’anno speso tra Francia e Italia, permette ai tanti giovani che arrivano dai nostri seminari fuori Europa, di conoscere la sorgente, Cavaillon, e la radice, l’Italia, della Congregazione.