Altre due parrocchie, limitrofe a Cavaillon, affidate ai Padri Dottrinari. Sabato 3 settembre alle 18, l’arcivescovo di Avignone, mons. François Fonlupt, ha presieduto la messa d’ingresso di padre Vincenzo De Martino, nelle parrocchie di Robion e Les Taillades. Presenti alla celebrazione tutti i confratelli dottrinari di Cavaillon e il superiore Generale, padre Sergio La Pegna, mons. Fonlupt ha affidato simbolicamente le chiavi della due parrocchie a padre Vincenzo, alla presenza di numerosi parrocchiani di Robion, Les Taillades e Cavaillon. Un folto gruppo di giovani della parrocchia di Cavaillon hanno animato la celebrazione, con gioia ed emozione. Erano presenti anche i tre sindaci accompagnati dalle rappresentanze ufficiali.
Le parrocchie di Robion e Les Taillades hanno rispettivamente 5mila e 2mila abitanti. Le chiese sono molto antiche, in stile romanico, pulito e semplice, che facilita il raccoglimento, come è avvenuto anche durante la messa d’ingresso: canti, preghiere ed emozione sia per il nuovo parroco sia per i presenti. La chiesa è naturalmente in “place de l’Eglise”, la piazza principale di Robion, contornata dalla corona del Comune, l’ufficio Postale, il bar, con al centro gli enormi platani secolari che circondano la grande fontana. Se il luogo ispira pace e serenità lo si deve soprattutto a quanti sono impegnati, anima e corpo, sia nella vita parrocchiale sia in quella civile. La parrocchia di Robion – tra le due la più grande – è sostenuta nelle varie attività pastorali da un buon numero di cristiani accoglienti, efficaci e ferventi che, uniti nella fede, cominciamo con entusiasmo un nuovo anno pastorale insieme a padre Vincenzo.
Dopo la celebrazione d’ingresso le comunità di Robion e Les Taillades hanno offerto un aperitivo a tutti i presenti nel piccolo giardino della casa del parroco, proprio di fronte alla chiesa, naturalmente nella piazza principale del paese.
Insieme al servizio pastorale padre Vincenzo continuerà a svolgere il suo servizio di accompagnamento dei giovani religiosi dottrinari provenienti dal Burundi, per uno stage sui luoghi del Santo Fondatore.

L’ingresso di padre Vincenzo De Martino

L’ingresso di padre Vincenzo De Martino